Nuova Riveduta:

Genesi 44:9

Quello dei tuoi servi presso il quale si troverà la coppa sia messo a morte e noi pure saremo schiavi del tuo signore!»

C.E.I.:

Genesi 44:9

Quello dei tuoi servi, presso il quale si troverà, sarà messo a morte e anche noi diventeremo schiavi del mio signore».

Nuova Diodati:

Genesi 44:9

Quello dei tuoi servi presso il quale si troverà la coppa, sia messo a morte; e noi pure diventeremo schiavi del tuo signore».

Riveduta 2020:

Genesi 44:9

Quello tra i tuoi servitori presso il quale si troverà la coppa, sia messo a morte; e noi pure saremo schiavi del tuo signore!”.

La Parola è Vita:

Genesi 44:9

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 44:9

Quello de' tuoi servitori presso il quale si troverà la coppa, sia messo a morte; e noi pure saremo schiavi del tuo signore!'

Ricciotti:

Genesi 44:9

Chiunque dei tuoi servi venga ritrovato avere quel che cerchi, sia messo a morte, e noi rimarremo schiavi del nostro signore».

Tintori:

Genesi 44:9

Quello dei tuoi servi presso il quale sarà trovato ciò che tu cerchi sia messo a morte, e noi pure saremo schiavi del nostro signore».

Martini:

Genesi 44:9

Presso chiunque de' tuoi servi si trovi quel che tu cerchi, egli muoia: e noi saremo schiavi del signor nostro.

Diodati:

Genesi 44:9

Muoia colui de' tuoi servitori, appo il quale quella coppa sarà trovata; e oltre a ciò noi saremo servi al mio signore.

Commentario abbreviato:

Genesi 44:9

Capitolo 45

Il comportamento di Giuseppe per stare con i suoi fratelli e provare il loro affetto verso Beniamino Gen 45:1-17

La supplica di Giuda a Giuseppe Gen 45:18-34

Versetti 1-17

Giuseppe mise alla prova i suoi fratelli per vedere come trattavano Beniamino e se invidiavano o odiavano l'altro figlio di Rachele visto che già lo fecero una volta. Inoltre se avevano la stesso atteggiamento verso Giacobbe, loro padre, come avevano fatto. Trovando la coppa a Beniamino essi potevano rendere il pretesto per lasciarlo come schiavo. Ma non possiamo giudicare gli uomini per quello che fecero nel passato, né come si comporteranno in base al loro passato. Il servo li incolpò di essere stati ingrati verso Giuseppe ricambiando il bene col male e di avere stoltamente rubato una coppa di uso giornaliero la cui assenza sarebbe stata immediatamente notata, poiché così si legge: "Non è questa la coppa nella quale il mio signore beve e verso cui ha un particolare affetto e che avrebbe ricercato fino in capo al mondo? O, per mezzo della quale, lasciandola imprudentemente sulla tavola, avrebbe provato se eravate uomini onesti o no? Essi si gettarono a terra invocando la clemenza di Giuseppe e si appellarono alla giustizia divina, forse pensando all'offesa che essi avevano precedentemente fatto a Giuseppe, per la quale pensavano che Dio adesso gliene chiedeva conto. Anche nelle afflizioni dove pensiamo di avere fatto un torto agli uomini, dobbiamo ritenere che Dio è giusto e scopre il nostro peccato.

Riferimenti incrociati:

Genesi 44:9

Ge 31:32; Giob 31:38-40; Sal 7:3-5; At 25:11
Ge 43:18

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